ll Covid-19 non ha fermato i creativi e gli artisti, che in questo periodo si sono dimostrati disponibili a donare le proprie fatiche al pubblico come se si trattasse di beni di prima necessità.

Anche se non si tratta di generi alimentari o di medicinali, i film, i cortometraggi, le animazioni e i documentari si sono resi indispensabili per il superamento delle lunghe giornate di quarantena.

La giovane film-maker triestina Elisabetta Cancelli, durante il lockdown ha realizzato un cortometraggio dal titolo “A place for us”. Il lavoro della  regista è andato  in onda in anteprima lo scorso sabato sull’emittente barese Pop Tv.

 “A place for us” ci fa ascoltare la telefonata tra una coppia di ragazzi che durante un periodo che li costringe a stare lontani e a non vedersi, utilizzano la musica come strumento di comunicazione, per stare più vicini tra loro.

La regista parlando del suo lavoro:“Ricordo di aver scritto la storia di questi due ragazzi  ascoltando una vecchia canzone romantica anni ’50, ma era in una versione un po’ modificata. C’era l’effetto della pioggia e il suono era un po’ ovattato. Lui e lei non possono toccarsi e trovarsi nello stesso luogo ma possono ascoltare gli stessi suoni e immaginare un luogo fantastico assieme”.

Questo cortometraggio è stato realizzato dalla regista tutto da casa, mantenendo le dovute precauzioni. In realtà grazie alle numerose possibilità offerte dalla tecnologia, le persone coinvolte nella realizzazione di questo cortometraggio, non si sono dovute neanche incontrare.

La Cancelli ricorda la fase di lavorazione:“Assieme all’attore (Leonardo de Simone) abbiamo fatto varie prove al telefono prima di registrarci e in seguito le musiche, effetti sonori e immagini le ho ricavate da siti free, arrangiandomi con tutto ciò che potessi trovare. Il cortometraggio non intende dare una risposta sui fatti che ci stanno accadendo in questo periodo di quarantena, ma vuole invitare lo spettatore a una dimensione sospesa, magica che tutti hanno il diritto di creare e di condividere con chi si ama”.

“A place for us” può servire da esempio a tanti giovani film-maker ; qual’è l’essenza di un corto metraggio? se non: dire molto con poco tempo e poche immagini; la Cancelli pur obbligata al confinamento sanitario ha dato sfogo alla propria poetica, mostrando di possedere l’animosità artistica necessaria per restituirci in modo essenziale ma efficace il suo messaggio di speranza.

Qui sotto, trovate l’interessante corto “A place for us“, una produzione Silent Dream di Elisabetta Cancelli.