Il Festival di Ischia nasce nel 2003, da un’idea di Michelangelo Messina, direttore artistico dell’Ass. Culturale Art Movie, la cui idea (azzeccata) era quella di fare promozione turistica attraverso il Cinema, di fatti il concorso è dedicato: alle location, con particolare riguardo per la Scenografia e la Fotografia.
Per semplificare il messaggio di Messina basta una sua breve citazione: “raccontare attraverso l’audiovisivo, la diversificazione culturale dei territori”, da qui meglio si comprende l’impegno nel raccontare e promuovere l’identità culturale dei luoghi.
Nel corso degli anni, il concorso internazionale, ha saputo guadagnarsi: il sostegno del Ministero dei Beni Culturali, il patrocinio dell’UE e della Presidenza della Repubblica.
Il premio è dedicato a tutte quelle opere che hanno saputo valorizzare dei panorami, dei luoghi italiani, e non solo, l’Ischia Fest, fin dal suo esordio, complice la bellissima location dove si svolge: il cinquecentesco Carcere Borbonico del Castello Aragonese dell’isola, ha annoverato grandi nomi tra i partecipanti alla kermesse-concorso.
Sul red carpet ischiano hanno passeggiato: Carlo Rambaldi, Peter Greenway, Vittorio Storaro, Abbas Kiarostami, John Turturro, Gabriele Salvatores, Abel Ferrara, Pupi Avati e molti altri.
Gli organizzatori si definiscono fieramente, come i padri del cineturismo; le sezioni in gara sono quattro: cortometraggi, documentari, la categoria Primo Piano dedicata a lungometraggi e quella Location Negata, più una sezione fuori concorso denominata: Scenari Campani (nel 2019).
Nella scorsa edizione sono stati premiati per la miglior scenografia Pippo Mezzapesa con “Il bene mio”, mentre la fotografia è andata a Yannis Smargadis per “Kazantakis”, da segnalare anche il premio al miglior documentario consegnato a Zubiao Yao con il suo “A family in the Sinkhole”.
Inoltre, va ricordato come durante gli 8 giorni di programmazione vengano realizzate mostre, eventi e anteprime; nel 2019 il Festival ha reso omaggio Bernardo Bertolucci mentre quest’anno è la volta di Mario Monicelli.
E mentre imperversa la crisi da Corona Virus e il mondo della cultura si mobilita, non poteva mancare l’iniziativa del Direttore Artistico Messina che ha deciso di rendere visibili gratuitamente in streaming una corposa serie di film, di autori che hanno partecipato al festival ed hanno volentieri aderito all’iniziativa: porta il festival a casa tua.
Vi basterà semplicemente cliccare il seguente link: http://www.ischiafilmfestival.it/index.php/it/iscrivere-un-film e potrete scegliere cosa guardare, in un’interessante elenco di film, difficili da trovare, originali e ovviamente ricchi di stupende location.
#iorestoacasa #filmxchistaacasa #tuttiacasa #ilfestivaldavoi #ischiaffacasatua.
Il Festival di Ischia nasce nel 2003, da un’idea di Michelangelo Messina, direttore artistico dell’Ass. Culturale Art Movie, la cui idea (azzeccata) era quella di fare promozione turistica attraverso il Cinema, di fatti il concorso è dedicato: alle location, con particolare riguardo per la Scenografia e la Fotografia.
Per semplificare il messaggio di Messina basta una sua breve citazione: “raccontare attraverso l’audiovisivo, la diversificazione culturale dei territori”, da qui meglio si comprende l’impegno nel raccontare e promuovere l’identità culturale dei luoghi.
Nel corso degli anni, il concorso internazionale, ha saputo guadagnarsi: il sostegno del Ministero dei Beni Culturali, il patrocinio dell’UE e della Presidenza della Repubblica.
Il premio è dedicato a tutte quelle opere che hanno saputo valorizzare dei panorami, dei luoghi italiani, e non solo, l’Ischia Fest, fin dal suo esordio, complice la bellissima location dove si svolge: il cinquecentesco Carcere Borbonico del Castello Aragonese dell’isola, ha annoverato grandi nomi tra i partecipanti alla kermesse-concorso.
Sul red carpet ischiano hanno passeggiato: Carlo Rambaldi, Peter Greenway, Vittorio Storaro, Abbas Kiarostami, John Turturro, Gabriele Salvatores, Abel Ferrara, Pupi Avati e molti altri.
Gli organizzatori si definiscono fieramente, come i padri del cineturismo; le sezioni in gara sono quattro: cortometraggi, documentari, la categoria Primo Piano dedicata a lungometraggi e quella Location Negata, più una sezione fuori concorso denominata: Scenari Campani (nel 2019).
Nella scorsa edizione sono stati premiati per la miglior scenografia Pippo Mezzapesa con “Il bene mio”, mentre la fotografia è andata a Yannis Smargadis per “Kazantakis”, da segnalare anche il premio al miglior documentario consegnato a Zubiao Yao con il suo “A family in the Sinkhole”.
Inoltre, va ricordato come durante gli 8 giorni di programmazione vengano realizzate mostre, eventi e anteprime; nel 2019 il Festival ha reso omaggio Bernardo Bertolucci mentre quest’anno è la volta di Mario Monicelli.
E mentre imperversa la crisi da Corona Virus e il mondo della cultura si mobilita, non poteva mancare l’iniziativa del Direttore Artistico Messina che ha deciso di rendere visibili gratuitamente in streaming una corposa serie di film, di autori che hanno partecipato al festival ed hanno volentieri aderito all’iniziativa: porta il festival a casa tua.
Vi basterà semplicemente cliccare il seguente link: http://www.ischiafilmfestival.it/index.php/it/iscrivere-un-film e potrete scegliere cosa guardare, in un’interessante elenco di film, difficili da trovare, originali e ovviamente ricchi di stupende location.
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