In occasione del suo genetliaco, ricordiamo William Wyler e il suo capolavoro Ben-Hur, con una lista di curiosità su questa iconica pellicola.
William Wyler nacque a Mulhouse nel 1902, all’epoca facente parte dell’Impero Tedesco, passata poi alla Francia dopo la Grande Guerra. Nel 1921 si trasferì a New York, grazie a un contatto ottenuto dalla madre, iniziando a lavorare per gli Universal Studios. Venne impiegato inizialmente come scenografo e addetto alle pulizie. La sua carriera dietro la macchina da presa iniziò nella posizione di assistente alla regia, sul set de Il gobbo di Notre Dame di Lon Chaney. La sua carriera spiccò il volo dopo l’incontro con il produttore Samuel Goldwyn. Iniziò a dirigere i grandi astri nascenti della Hollywood degli anni trenta come Humphrey Bogart, Laurence Olivier e Bette Davies.

Il successo si concretizzò nella vittoria di due Premi Oscar alla migliore regia con le pellicole La signora Miniver (1942) e I migliori anni della nostra vita (1946). L’exploit maggiore dovrà ancora arrivare. Si concretizzerà nel 1959, con le undici statuette dorate vinte per il kolossal Ben-Hur, narrante la storia del principe ebreo Giuda Ben-Hur, tradito dal suo vecchio amico Messala, quindi in cerca di vendetta.
Qui di seguito abbiamo raccolto per voi qualche curiosità su uno dei film più premiati nella storia del cinema:
– Detiene il record di Premi Oscar vinti. Ben undici statuette. Record eguagliato solamente da Titanic (1997) e da Il Signore degli Anelli – Il ritorno del Re (2003).
– Per comprendere la maestosità dell’opera: vennero utilizzati trecento diversi set, costruiti sulla base di circa quindicimila bozze prodotte dagli scenografi. Andarono a coprire un milione di metri quadri di Cinecittà. Inoltre, fu necessario l’impiego di ottomila comparse e di quarantamila tonnellate di sabbia solo per ricostruire l’ambiente desertico.
– Il film è tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore e militare Lew Wallace. Lo scrisse per convincere un ateo dell’esistenza di Dio.
– Gli italiani Mario Soldati e Sergio Leone co-diressero, senza l’aiuto di Wyler, la famosa scena in cui le bighe si sfidano in una gara di velocità. Entrambi ricoprivano il ruolo di aiuto regista. Per girarla vennero impiegate diciassette videocamere technicolor.
– Le riprese della scena con le bighe iniziarono con la mancanza dei quattro cavalli bianchi che dovevano trainare il veicolo del protagonista. Vennero trovati solo successivamente in Jugoslavia.
– Il ruolo dell’antagonista, Messara, doveva essere affidato a Leslie Nielsen (si proprio quel Leslie Nielsen!). Dopo alcuni provini il ruolo venne affidato a Stephen Boyd.
– Per restaurare il film adattandolo ai nuovi parametri di qualità (Blu-Ray) i tecnici impiegarono più di un anno di tempo. Rendendolo il restauro il più costoso e lungo nella storia del cinema. Curiosità Ben Hur William Wyler
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