Todd Phillips compie oggi 50 anni, partito dal documentario sul cantante punk GG Allin, arrivato al Joker della DC.
Mezzo secolo per il poliedrico regista newyorkese. Nato professionalmente con il genere documentaristico, arrivato all’apice della considerazione di pubblico e critica grazie al suo celeberrimo “Joker”, con protagonista Joaquin Phoenix.
Il suo esordio nel mondo della cinematografica arriva con “Hated: GG Allin and the Murder Junkies”. Il documentario è basato sulla controversa vita del cantante punk Kevin Michael Allin. La sua seconda produzione, “Frat House”, indaga sul lato oscuro delle confraternite universitarie negli Stati Uniti e verrà premiato al Sundence Film Festival.
Dopo questo florido esordio, la sua vita professionale cambia dopo l’incontro con Ivan Reitman, dalla quale scaturirà la produzione della commedia “Road Trip” (2000). Diventerà rapidamente un grande successo di pubblico.
Continuerà con Old School (2003) e Starsky & Hutch (2004), fino alla sceneggiatura del falso documentario di Sasha Baron Cohen “Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan” che gli varrà una candidatura all’Oscar per la Miglior Sceneggiatura. La consacrazione del grande pubblico arriverà con l’iconica trilogia de “Una notte da leoni”, intervallata dal film “Parto col folle”, con protagonisti Robet Downey Jr. e Zack Galifianakis. Con “Joker” (2019) si distacca completamente dal genere comico. Conquisterà un “Leone d’Oro” al miglior film, facendo record di incassi al botteghino e creando un’interessante dibattito della critica intorno al film, ispirato dal celebre personaggio dei fumetti DC.