Gli 80 di Wolfang Petersen: dalla Storia alla Fantasia

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Compie oggi 80 anni il regista e sceneggiatore tedesco Wolfgang Petersen. Nasce il 14 marzo 1941 a Emben, in Bassa Sassonia. Fin da giovane si distingue come studente meritevole della Deutsche Film und Fernsehakademie di Berlino, scuola di cinema che, a metà degli anni sessanta, lo porterà a girare molti contributi filmici per la NDR, la televisione locale dei Land tedeschi. Successivamente, nel 1976, esce il suo primo film: Einer von uns beiden, dalla quale emergono particolari virtù tecniche.

Grazie al banco di prova del primo film, brillantemente superato, la Bavaria, il centro di produzione maggiore della Germana Ovest, gli affiderà la produzione di U-Boot 96 (1981). Il film è girato quasi interamente in un sommergibile. Le ambientazioni sono iperrealistiche, quasi  da documentario. I dettagli a livello visivo sono impressionanti, per precisione e fedeltà di riproduzione. La trama racconta del sommergibile U-Boot 96.

Durante la seconda guerra mondiale riporta grossi danneggiamenti in seguito a uno scontro in mare con la flotta avversaria. L’escalation di battaglie e danneggiamenti si fa sempre più vorticosa, destando negli occupanti del sommergibile forza di spirito e coraggio. Il film sarà importante perché per la prima volta si osserverà un certo tipo di guerra dalla parte degli sconfitti. La comunità internazionale non rimarrà indifferente nei confronti della pellicola. L’Academy Awards gli tributerà ben sei nomination al Premio Oscar. Non ne vincerà nemmeno uno, passando comunque alla storia fra i film più importanti non solo a livello artistico. 

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Il film successivo sarà un successo ancora più grande. Il più costoso della storia tedesca: La storia infinita (1984). La pellicola, che racconta il mondo fantastico di Fantasia minacciato dalle orde de Il Nulla, diventa in breve tempo uno dei film più acclamati sul globo. Oltre alla trama, intricata tanto da costringere gli americani a tagliare quasi sette minuti di scene, di questo film rimangono alcuni personaggi chiave, che sono entrati nell’immaginario collettivo di ragazze e ragazzi cresciuti negli anni ottanta e novanta. Ricordiamo il Fortunadrago Falkor, Atreyu e il suo fedele cavallo Artax e il mostro buono Mordiroccia

Chiudiamo citando la colonna sonora di quest’ultimo film. Furono composte da Klaus Dondinger in collaborazione con l’italiano Giorgio Moroder. Moroder scrisse anche la canzone The Neverending Story, che venne interpretata da Limahl, diventando il suo singolo più di successo, consacrandolo alla storia della musica pop.