Holy Spider di Ali Abbasi è un thriller con la forza del gesto politico contro il regime liberticida iraniano.
A questo titolo sarà dedicato il prossimo appuntamento del “Club del Film”, giovedì 23 febbraio dalle 18.30 al Bistrot Sivori di salita Santa Caterina a Genova. Un’occasione per scambiare le proprie opinioni dopo la visione del film o farsi incuriosire prima, approfondendone la conoscenza grazie al supporto qualificato di Francesca Savino, docente, critica cinematografica e socia del Gruppo Ligure Critici Cinematografici SNCCI.
“Holy Spider”, distribuito da Academy Two, è attualmente in programmazione al cinema Ariston. L’appuntamento, organizzato da Circuito, è a ingresso libero e chi vuole può chiedere una consumazione a piacimento.
Ambientato in Iran nel 2001, “Holy Spider” segue l’attività di Raihimi, una giornalista di stanza a Teheran che sposta nella città santa di Mashhad per indagare su un serial killer che uccide le prostitute convinto di liberare le strade dai peccatori per conto di Dio.
Nonostante il numero delle vittime continui ad aumentare, le autorità locali non sembrano aver fretta di risolvere il caso e Raihimi si rende presto conto che potrà contare solo sulle proprie forze. Il film è basato sulla storia vera dello “Spider Killer” Saeed Hanaei che ha ucciso 16 donne tra il 2000 e il 2001.
«La mia intenzione – ha dichiarato Abbasi – non era quella di girare un film su un serial killer ma su una società killer seriale. Volevo parlare della misoginia profondamente radicata nella società iraniana, una misoginia che non è specificamente religiosa o politica ma culturale. La misoginia ovunque nel mondo si tramanda attraverso le abitudini delle persone. In Iran è una tradizione».
Al Festival di Cannes 2022, l’attrice Zar Amir Ebrahimi ha vinto la Palma d’Oro come Miglior attrice protagonista.