Lunedì 24 ottobre alle 20.30 il cinema Sivori proietta “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini, preceduto dall’introduzione di Pietro Borgonovo e Francesca Savino, direttore artistico della Gog il primo, docente e critica cinematografica la seconda.
Lunedì 31 ottobre alle 20.30 al Teatro Carlo Felice il programma della Gog prevede “La Passione secondo Matteo” di Johannes Sebastian Bach eseguito dal Coro e dall’Orchestra dell’Accademia Maghini, con la direzione di Luca Guglielmi.
Con questa proposta parallela per la prima volta Circuito e Gog collaborano insieme, con l’obiettivo di creare una rete culturale che evidenzi i profondi intrecci che legano tra loro le diverse espressioni artistiche. Tutti coloro che si presenteranno al botteghino del Sivori con il biglietto del concerto Gog del 31 ottobre o con l’abbonamento alla Gog, hanno diritto al biglietto ridotto a 6 euro.
Viceversa tutti i possessori del biglietto della proiezione del 24 ottobre al cinema Sivori avranno una riduzione del 10% sul biglietto del concerto GOG del 31 ottobre.
“Il Vangelo secondo Matteo” è un film del 1964 in cui Pasolini racconta la vita di Gesù seguendo le pagine del Vangelo secondo Matteo. Ne fa una riproposizione fedele, dall’annunciazione della sua nascita a Maria fino alla resurrezione. All’uscita scatenò un aspro confronto intellettuale sulla stampa, sollecitate dal modo antidogmatico in cui veniva trattato un argomento religioso.

«L’Osservatore Romano» lo definì “il più bel film su Gesù di tutti i tempi”. Pasolini lo girò per la maggior parte a Matera, utilizzando attori non professionisti e comparse scelte fra la popolazione contadina locale. Molti gli amici del regista che parteciparono alle riprese e, tra questi, alcuni intellettuali di fama come Natalia Ginzburg, Alfonso Gatto ed Enzo Siciliano, oltre a Ninetto Davoli al suo debutto.
La figura di Cristo fu affidata al catalano Enrique Irazoqui allora sindacalista diciannovenne, in Italia per cercare appoggi alla lotta contro il regime franchista. Venne doppiato da Enrico Maria Salerno. Il film è stato restaurato da Mediaset Cinema Forever, Medusa Film, Scuola Nazionale di Cinema – Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale in collaborazione con Compass Film.