In ricordo di Jean-Luc Godard

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Breve retrospettiva in ricordo di Jean-Luc Godard.

Continuano gli approfondimenti di SDAC Magazine in occasione dei compleanni dei personaggi più rilevanti nella storia del cinema.
Oggi è il turno di Jean-Luc Godard, uno dei registi più importanti per il cinema francese ed internazionale. Esponente di spicco della corrente “Nouvelle Vague”, ispiratore dei registi della “New Hollywood”, soprattutto per la sua capacità, in tempi non sospetti, di rivoluzionare il linguaggio cinematografico: attori che rompono la quarta parete rivolgendosi al pubblico, montaggio non lineare e sguardi in macchina.
Nei suoi esordi collaborerà con un altro mostro sacro del cinema europeo: François Truffaut. Proprio il collega gli fornirà il soggetto del suo primo film, intitolato “Fino all’ultimo respiro”, che in rapido tempo diverrà il manifesto artistico della nuova generazione di cineasti francesi degli anni sessanta.
Da qui in poi la sua carriera si dividerà nei successivi decenni, ognuno caratterizzato da un timbro chiaro e da argomenti che ben delineano il temperamento e le predisposizioni del regista. Durante gli anni 60′ la sua produzione cinematografica ruoterà attorno alla condivisione dei principi marxisti. Il fare cinema come veicolo di critica nei confronti del sistema borghese, preparando il campo alla rivoluzione.
Negli anni 70′ avrà il suo periodo collettivista. Insieme ad altri cineasti formeranno il gruppo “Dziga Vertov” che produrrà svariate pellicole. La più celebre resterà l’ultima: “Crepa padrone, tutto va bene”, del 1972, dove per altro Godard rimediò un bruttissimo infortunio sul set. Le conseguenze di questo incidente portarono allo scioglimento del collettivo, insieme agli attriti fra alcuni membri.
In seguito avrà un occhio di riguardo particolare verso le nuove tecnologie che hanno cambiato la storia del cinema e verso un intimismo familiare protagonista dei suoi film nei primi anni 80′. Continuerà a girare fino ad oggi, sfornerà importantissime pellicole come: “Passion” e “Prenom Carmen”. Nel 2011 gli viene consegnato il Premio Oscar alla Carriera.
Auguri Maestro!

A.M.