SDAC Magazine intervista il genovese Alberto Bogo, regista e sceneggiatore, con già alle spalle due importanti lungometraggi: Extreme Jukebox e Terror Take Away.
Alberto si sta affermando nel cinema horror, andando a prendere spunto da tutti i sottogeneri di questa categoria filmica e non solo. Le sue pellicole sono state notate dalla leggendaria casa di produzione e distribuzione Troma, sintomo di una crescente attenzione nei suoi confronti, non solo all’interno dei confini nazionali. In questi mesi sta lavorando all’uscita del suo prossimo film. Abbiamo colto l’occasione per fare una chiacchierata con lui:
Immagine tratta da “Extreme Jukebox”, il film d’esordio di Alberto Bogo. (Immagine via DarkSide Cinema)
Ciao Alberto, stiamo seguendo con interesse la produzione del tuo terzo film. Sappiamo che sarà ambientato durante il periodo del lockdown. Come sei riuscito a sfruttare, a livello creativo, quel lasso temporale di reclusione forzata?
Dunque, insieme al produttore e sceneggiatore Andrea Lionetti, nel 2020 dovevamo girare un film grottesco ad episodi intitolato Controversial. Eravamo già pronti con la pre-produzione, avevamo già scelto il cast e le location, poi è successo quel che è successo e il lockdown ci ha tagliato le gambe. Ci è venuto spontaneo scrivere questo film di getto, la scorsa primavera. Non ci abbiamo pensato molto e come tutti i progetti che nascono in linea con cuore a anima, tutto si è mosso velocemente. Abbiamo trovato altri due produttori, cast, molte location a costo zero, insomma, senza quasi nemmeno accorgercene abbiamo girato il film questa estate (2021, ndR) e ora stiamo per buttarci nel montaggio.
Quali differenze vedremo in questo tuo nuovo lavoro, rispetto a Extreme Jukebox e Terror Take Away?
Beh, innanzitutto è la prima volta che non sono anche produttore, quindi mi sono occupato “solo” di scriverlo, girarlo ed ho curato anche le scenografie. Posso dirti che a livello produttivo è stato una via di mezzo fra la follia ingenua di Extreme Jukebox e la consapevolezza matura di Terror Take Away. E’ un film horror ad episodi, quindi è stato come girare sei cortometraggi diversi, abbiamo lavorato a “compartimenti stagni”, come dico io. A livello stilistico, nonostante si tratti di un thriller-horror, è sempre presente l’ironia che ha accompagnato i miei primi due film, anche se questo nuovo lavoro, ancora senza titolo, è meno splatter e più thriller dei miei due precedenti film. È una pellicola che ha anime diverse, ha uno stile fumettoso, ma visto le tematiche trattate (isolamento, noia, deprivazione affettiva) è anche piuttosto cupo e senza speranza. Infine, posso definirlo un film piuttosto rock and roll, come lo era Extreme Jukebox, visto che grazie alla collaborazione con Black Widow Records abbiamo avuto a disposizione centinaia di brani da scegliere, oltre alla collaborazione coi musicisti Paolo Fois e Stefano Agnini, che è anche fonico del film.
Un’immagine promozionale di “Terror Take Away”, la seconda pellicola del regista genovese. Un horror ironico, con una forte componente di critica sociale. (Immagine via myMilano)
Quando è prevista la data di uscita del film?
Ti posso dire in anteprima che stiamo lavorando per una uscita per la tarda primavera del 2022, per ora non posso dire altro, sennò i tre produttori del film mi farebbero fare una brutta fine (ride, NdR). Alberto Bogo regista
Quanto è importante il web per la promozione dei tuoi lavori? Seguiamo con interesse la tua collaborazione con la storica piattaforma web “Ore d’Orrore”.
La collaborazione con Ore d’Orrore è stata una delle poche note liete del disastroso 2020, almeno per quanto mi riguarda. Con loro c’è un rapporto di grande fiducia, io attualmente ripartirò coi miei due format in autunno: A Tutto Bogo, dove parlo di film horror e fantastici e Horror Sound, dove parlo di musiche legate ai film horror e non solo.
Inoltre, durante le riprese del film, abbiamo fatto diverse dirette dai set, è stata una bella esperienza, a volte un po’ difficile da gestire, ma alcune live sono andate davvero molto bene. In occasione dell’uscita di questo mio terzo film, stiamo lavorando a qualcosa di molto interessante, ti terrò aggiornato!
In primo piano: Riccardo Raffo e Alberto Bogo. (Immagine di Luca Lippi, via Facebook).
Ci conto! Abbiamo visto che stai lavorando con figure professionali che fanno parte del comparto cinematografico genovese. Ad esempio Riccardo Raffo, il tuo aiuto regista, ha studiato alla SDAC qualche anno fa. Quanto è importante il lavoro corale per un’ottimale riuscita delle tue produzioni?
Riccardo Raffo è stata una bella rivelazione, si è fatto con me praticamente metà film come aiuto regista. Fa piacere che sia passato dalla SDAC, che continua a formare e sfornare ragazzi davvero in gamba, molto preparati e coi piedi per terra e, come Ricky, “pronti a tutto”, come si deve essere in set come i miei, dove succedono spesso un bel po’ di casini che bisogna essere pronti a gestire. Ci vuole molta creatività e senso pratico. Il lavoro di gruppo, per risponderti, è fondamentale, io sono stato molto fortunato e anche un po’ bravo a scegliermi i collaboratori giusti, fra questi vorrei citare i cinque direttori della fotografia che hanno lavorato con me alla realizzazione dei sei episodi: Davide Colombino, Lucio Basadonne, Massimo Acquaviva, Daniele Ciampi e Brace Beltempo. Oltre alla truccatrice Luna Carbone che ha curato look e trucco degli oltre trenta attori presenti nel film. Alberto Bogo regista
Grazie Alberto, è stato un piacere, tienici aggiornati su tutte le novità!
Grazie di tutto e complimenti per l’ottimo lavoro che fate, che come in questo caso, ha una bella ricaduta artistica per la nostra città.
SDAC Magazine intervista il genovese Alberto Bogo, regista e sceneggiatore, con già alle spalle due importanti lungometraggi: Extreme Jukebox e Terror Take Away.
Alberto si sta affermando nel cinema horror, andando a prendere spunto da tutti i sottogeneri di questa categoria filmica e non solo. Le sue pellicole sono state notate dalla leggendaria casa di produzione e distribuzione Troma, sintomo di una crescente attenzione nei suoi confronti, non solo all’interno dei confini nazionali. In questi mesi sta lavorando all’uscita del suo prossimo film. Abbiamo colto l’occasione per fare una chiacchierata con lui:
Immagine tratta da “Extreme Jukebox”, il film d’esordio di Alberto Bogo. (Immagine via DarkSide Cinema)
Ciao Alberto, stiamo seguendo con interesse la produzione del tuo terzo film. Sappiamo che sarà ambientato durante il periodo del lockdown. Come sei riuscito a sfruttare, a livello creativo, quel lasso temporale di reclusione forzata?
Dunque, insieme al produttore e sceneggiatore Andrea Lionetti, nel 2020 dovevamo girare un film grottesco ad episodi intitolato Controversial. Eravamo già pronti con la pre-produzione, avevamo già scelto il cast e le location, poi è successo quel che è successo e il lockdown ci ha tagliato le gambe. Ci è venuto spontaneo scrivere questo film di getto, la scorsa primavera. Non ci abbiamo pensato molto e come tutti i progetti che nascono in linea con cuore a anima, tutto si è mosso velocemente. Abbiamo trovato altri due produttori, cast, molte location a costo zero, insomma, senza quasi nemmeno accorgercene abbiamo girato il film questa estate (2021, ndR) e ora stiamo per buttarci nel montaggio.
Quali differenze vedremo in questo tuo nuovo lavoro, rispetto a Extreme Jukebox e Terror Take Away?
Beh, innanzitutto è la prima volta che non sono anche produttore, quindi mi sono occupato “solo” di scriverlo, girarlo ed ho curato anche le scenografie. Posso dirti che a livello produttivo è stato una via di mezzo fra la follia ingenua di Extreme Jukebox e la consapevolezza matura di Terror Take Away. E’ un film horror ad episodi, quindi è stato come girare sei cortometraggi diversi, abbiamo lavorato a “compartimenti stagni”, come dico io. A livello stilistico, nonostante si tratti di un thriller-horror, è sempre presente l’ironia che ha accompagnato i miei primi due film, anche se questo nuovo lavoro, ancora senza titolo, è meno splatter e più thriller dei miei due precedenti film. È una pellicola che ha anime diverse, ha uno stile fumettoso, ma visto le tematiche trattate (isolamento, noia, deprivazione affettiva) è anche piuttosto cupo e senza speranza. Infine, posso definirlo un film piuttosto rock and roll, come lo era Extreme Jukebox, visto che grazie alla collaborazione con Black Widow Records abbiamo avuto a disposizione centinaia di brani da scegliere, oltre alla collaborazione coi musicisti Paolo Fois e Stefano Agnini, che è anche fonico del film.
Un’immagine promozionale di “Terror Take Away”, la seconda pellicola del regista genovese. Un horror ironico, con una forte componente di critica sociale. (Immagine via myMilano)
Quando è prevista la data di uscita del film?
Ti posso dire in anteprima che stiamo lavorando per una uscita per la tarda primavera del 2022, per ora non posso dire altro, sennò i tre produttori del film mi farebbero fare una brutta fine (ride, NdR). Alberto Bogo regista
Quanto è importante il web per la promozione dei tuoi lavori? Seguiamo con interesse la tua collaborazione con la storica piattaforma web “Ore d’Orrore”.
La collaborazione con Ore d’Orrore è stata una delle poche note liete del disastroso 2020, almeno per quanto mi riguarda. Con loro c’è un rapporto di grande fiducia, io attualmente ripartirò coi miei due format in autunno: A Tutto Bogo, dove parlo di film horror e fantastici e Horror Sound, dove parlo di musiche legate ai film horror e non solo.
Inoltre, durante le riprese del film, abbiamo fatto diverse dirette dai set, è stata una bella esperienza, a volte un po’ difficile da gestire, ma alcune live sono andate davvero molto bene. In occasione dell’uscita di questo mio terzo film, stiamo lavorando a qualcosa di molto interessante, ti terrò aggiornato!
In primo piano: Riccardo Raffo e Alberto Bogo. (Immagine di Luca Lippi, via Facebook).
Ci conto! Abbiamo visto che stai lavorando con figure professionali che fanno parte del comparto cinematografico genovese. Ad esempio Riccardo Raffo, il tuo aiuto regista, ha studiato alla SDAC qualche anno fa. Quanto è importante il lavoro corale per un’ottimale riuscita delle tue produzioni?
Riccardo Raffo è stata una bella rivelazione, si è fatto con me praticamente metà film come aiuto regista. Fa piacere che sia passato dalla SDAC, che continua a formare e sfornare ragazzi davvero in gamba, molto preparati e coi piedi per terra e, come Ricky, “pronti a tutto”, come si deve essere in set come i miei, dove succedono spesso un bel po’ di casini che bisogna essere pronti a gestire. Ci vuole molta creatività e senso pratico. Il lavoro di gruppo, per risponderti, è fondamentale, io sono stato molto fortunato e anche un po’ bravo a scegliermi i collaboratori giusti, fra questi vorrei citare i cinque direttori della fotografia che hanno lavorato con me alla realizzazione dei sei episodi: Davide Colombino, Lucio Basadonne, Massimo Acquaviva, Daniele Ciampi e Brace Beltempo. Oltre alla truccatrice Luna Carbone che ha curato look e trucco degli oltre trenta attori presenti nel film. Alberto Bogo regista
Grazie Alberto, è stato un piacere, tienici aggiornati su tutte le novità!
Grazie di tutto e complimenti per l’ottimo lavoro che fate, che come in questo caso, ha una bella ricaduta artistica per la nostra città.