L’opera prima di Mario Piredda che era in programmazione nelle sale a inizio marzo, si trova ora in streaming (MYmovies).
Anita ha sedici anni e sta fronteggiando una situazione famigliare difficile. Sua madre è morta di leucemia e ora anche il padre Jacopo si è ammalato. L’unica speranza per il padre è un trapianto di midollo osseo. Anita e il nonno, un vecchio pastore che vive al fianco di un poligono militare, non sono compatibili. Resta lo zio Gaetano, che però abita lontano e non è un tipo amabile. Anita partirà alla ricerca di quest’ultima speranza.
L’Agnello è stato presentato in occasione della scorsa Festa del Cinema di Roma, all’interno della sezione autonoma e parallela di Alice nella Città.
Il regista sassarese, Piredda, intervistato da linkinmovies ha detto della protagonista Nora Stassi: “Sin dall’inizio per il ruolo di Anita avevo optato per una non attrice. Volevo un volto nuovo, una ragazza sconosciuta. E insieme a Stella La Boccetta, responsabile del casting, abbiamo iniziato questo percorso di ricerca in Sardegna che sapevo non sarebbe stata semplice. Cercavo una persona che avesse un suo vissuto anche doloroso e che sapesse nasconderlo bene. E poi doveva essere ironica. Ho fatto il provino a tantissime ragazze fino a quando Stella non mi ha chiamato dicendomi di aver forse trovato la persona giusta in un bar e mi ha mandato un video. Il primo provino, non è andato benissimo, ma poi parlando con lei ho capito che ero sulla strada giusta. Mi ha colpito in particolare per come si raccontava mischiando il comico e il drammatico”.
L’altra protagonista è la Sardegna, come ci conferma il regista.
“Ho girato l’isola in lungo e largo, fino a quando non mi hanno portato sul Supramonte di Urzulei che è diventata la location principale. Mi sono subito innamorato del posto, esteticamente è folgorante. Una zona brulla, con il cielo terso, le nuvole basse”.
L’Agnello ci mostra uno spaccato d’Italia alle prese con il disagio economico, sospeso tra un retaggio rurale ed un’incombente presente, tutto sotto l’ombra pesante di un poligono militare fonte di radiazioni e malattie.
Un racconto di denuncia, per una narrazione intima che attraverso i fragili legami sentimentali famigliari ci mostra la difficoltà di affrontare un male come la leucemia, ma tra queste desolazioni umane e geografiche, si fa strada la forza caparbia della protagonista Anita, interpretata da una formidabile Nora Stassi.
Il film di Mario Piredda è una produzione italo-francese, sostenuta da diversi soggetti: Articolture, MAT Productions, RAI Cinema, con il contributo di Regione Sardegna, Fondazione Sardegna Film Commission.
Buon cinema!