Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta, scritta dal nostro partner Circuito Cinema, sulla situazione che riguarda le sale cinematografiche nel centro storico di Genova.
Sono trascorsi ormai quasi due anni dall’inizio della pandemia e nonostante le altalenanti aspettative di ripresa, il comparto delle sale cinematografiche è stato tra i più penalizzati con ricavi crollati a causa dei lunghi periodi di chiusura totale (oltre sei mesi nel 2020 e 4 mesi nel 2021) e fortemente penalizzati dalle restrizioni nei periodi riapertura.
Il bilancio è drammatico con una perdita di circa il 70% rispetto al periodo pre-pandemico. centro storico
In questo difficilissimo contesto Alesbet S.r.l., unica azienda genovese impegnata nel settore, ha sinora resistito alla crisi tenendo aperti sei cinema della nostra città alcuni dei quali vantano oltre un secolo di attività a cominciare dal Sivori, il più antico d’Italia (dal 1896) per poi passare all’Odeon (già Cinema Pittaluga) e al City (in origine Carlo Felice, poi Smeraldo) entrambi inaugurati ai primi del Novecento. Gli altri sono tutti attivi dal dopoguerra: l’America (già Dioniso alla nascita, da noi completamente ristrutturato dopo due anni di chiusura e riaperto nella primavera scorsa), l’Ariston e il Corallo tutti attivi dal dopoguerra ad oggi.
Purtroppo il protrarsi di una situazione caratterizzata da incertezze e timori da parte del pubblico, sta seriamente minacciando la continuità della nostra attività che da vent’anni è molto apprezzata dalla cittadinanza con oltre trecentomila presenze nel 2019.
Pur nei due anni di pandemia queste strutture hanno ospitato circa 120 mila spettatori nel 2020 caratterizzato da sei mesi di chiusura e quasi 100 mila nel 2021 con quattro mesi di lockdown (ma nei mesi più importanti).
Come è noto i nostri Cinema costituiscono un essenziale presidio socio-culturale contribuendo alla qualità della vita del nostro centro storico ed è proprio “l’eccezione culturale” che li differenzia da una normale attività commerciale.
Ma al tempo stesso la frequentazione delle sale crea un importante indotto proprio alle attività commerciali che gravitano loro intorno che godono di una maggior circolazione dei cittadini anche nelle ore serali e di conseguenza limitando la desertificazione delle aree urbane di riferimento.
La flessibilità e l’esperienza della nostra organizzazione ha consentito la realizzazione di diversi cinema all’aperto nel periodo estivo (ai Parchi di Nervi, sul Depuratore di Sturla, a Villa Gruber e Palazzo Ducale) che hanno garantito una continuità di “edutainment” quando la stagione rende meno appetibile la frequentazione delle sale, registrando oltre 15 mila presenze in circa due mesi di proiezioni.
Purtroppo anche questa attività all’aperto ha risentito pesantemente delle norme restrittive introdotte repentinamente proprio a metà della scorsa stagione estiva cogliendo impreparata la maggior parte dell’utenza, specie tra i più giovani all’epoca non ancora vaccinati.
Nel corso delle estati 2020 e 2021 abbiamo inoltre realizzato il “Genova Reloaded” Film Festival che ha portato in città protagonisti della scena culturale, evento che ha messo in vetrina nazionale la città con ampio riscontro di stampa e sui social media, basti citare tra i tantissimi intervenuti personaggi quali Nanni Moretti, Zerocalcare, Pupi Avati, Cristina Comencini, Isabella Ragonese, Giuseppe Battiston, Valerio Mastandrea ecc.
In questo complicato contesto, abbiamo comunque proseguito in una costante opera di rinnovamento delle strutture. L’obiettivo indispensabile di accogliere l’utenza in spazi confortevoli e anche tecnologicamente aggiornati per le proiezioni non può arrestarsi a maggior ragione in un periodo di potenziale disaffezione motivata da ragioni sanitarie.
A questo proposito vale la pena di ricordare che abbiamo dotato i nostri cinema di lampade battericide nei canali di areazione e ricambio d’aria. Questa spesa va a sommarsi alle altre che si sono rese necessarie per l’emergenza COVID19: materiali igienizzanti, mascherine FFP2, ed in generale un più gravoso impiego del personale per sanificazioni, controlli, verifiche super green pass. Elementi che rendono però il Cinema un luogo più che sicuro da frequentare.
Se è pur vero che l’Agenzia delle Entrate ed il Ministero dei Beni Culturali sono intervenuti con ristori di diversa natura, questi non sono purtroppo assolutamente sufficienti a garantire la sopravvivenza della nostra attività.
Sarebbe sicuramente un grave danno per la città assistere alla chiusura di queste sale storiche che solo a causa di un evento eccezionale, ci si augura limitato nel tempo, soffrono di una crisi che richiede il costruttivo intervento degli Enti locali così come avvenuto in altre città e regioni italiane.
Crediamo che nell’ambito degli interventi che l’Amministrazione Comunale sta efficacemente portando avanti per contrastare il degrado e rilanciare il centro cittadino, in sintonia con il PNRR, la salvaguardia dei Cinema storici della città possa occupare una casella importante per il ruolo socio culturale che essi svolgono.
Credo nessun Genovese vorrebbe veder sparire queste ultime sale storiche cittadine e il loro ruolo nel tessuto cittadino in collaborazione con le principali realtà culturali (Palazzo Ducale, Teatro Nazionale, Teatro dell’Opera).
Alessandro Giacobbe
Presidente Alesbet Srl (Circuito Cinema Genova)