Proiezioni e dibattiti del Cineclub Fotovideo Genova … online

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Amici del Cineclub Fotovideo Genova, si è tenuta ieri dalle 21 alle 23 la discussione di sei cortometraggi realizzati dagli amici di Corte Tripoli Cinematografica.
Ogni giovedì sera, tramite la piattaforma online ZOOM, è possibile collegarsi da casa e seguire il dibattito sui film proposti e poter confrontarsi direttamente con gli autori e i registi delle opere.

Mi raccomando, non mancate al prossimo appuntamento (pubblicheremo nei prossimi articoli i link delle prossime opere). Massima concentrazione e appunti pronti per poter  discuterne giovedì prossimo! Per chi si fosse perso la serata di ieri, può recuperare la visione dei 6 cortometraggi cliccando sui link qui sotto:

1- “Daniela”, di Roberto Merlino

Sinossi: Ritratto sincero e impietoso di un’artista con un vissuto molto problematico.

Roberto Merlino Ha realizzato più di 100 film (quasi tutti “corti”), con numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. E’ Direttore Artistico di Corte Tripoli Cinematografica APS e dirige lo Stage Nazionale FEDIC.

2- “Iguana” di Luciano Ibi

Sinossi: Iguana e marito hanno dei gusti alimentari particolari

Luciano Ibi Classe 1969, dal 2014 ha trovato interesse nell’esprimere le proprie idee in forma cinematografica. Il tema più sentito è quello della sfera sociale e la forma preferita per narrare è spesso quella ironica. Iscritto all’associazione Corte Tripoli Cinematografica dal 2014, con questa ha partecipato a diversi master di approfondimento sugli argomenti: sceneggiatura, regia e montaggio. Nel 2017/2018 ha conseguito il diploma di Filmaker presso la scuola Frame School di Firenze. Finora ha composto più di venti cortometraggi, tre di questi sono risultati finalisti in concorsi per cortometraggi, mentre uno è stato classificato al terzo posto al concorso: Altre Maternità di La Spezia.

3- “Ama a cu t’ama” di Stefano Pelleriti

Sinossi: Nel giorno di San Valentino di una Sicilia dei primi anni ‘70 una donna cerca di riconquistare un marito sempre più distante. Ma l’inspiegabile ritardo dell’uomo prova duramente la donna in attesa, messa di fronte al peso dell’amore e del potere nel rapporto di coppia.

Stefano Pelleriti nasce nel 1975 a Lucca, è un fisico, lavora da tecnico in campo ambientale. Nella propria ricerca ha un approccio multidisciplinare (poesie e racconti, fotografia, recitazione, sperimentazione video di poesia e immagini, realizzazione di cortometraggi). Con il progetto Parole Pittate vince Uno spazio per le idee 2012 a Lucca. Nel 2016 realizza il corto L’Ingegnere e vince il Photofilmfest di S. Zenone degli Ezzelini (TV). Nel 2016 vince il concorso fotografico Immagina Lucca (Unicoop, Alinari, Photolux). Nel 2017 vince la sez. photo tales del Graffifestival 2017 (BN) con Cava Romana. Nel 2019 vince il premio Fedic del festival Corti d’amore di Savona con Ama a cu t’ama… Con i propri video è stato finalista in concorsi nazionali ed esteri (circa 70).

4- “Shadow” di Nicola Raffaetà

Sinossi: Un paese abbandonato. Un investigatore alla ricerca di qualcosa, di qualcuno. In un’atmosfera da incubo, il protagonista si aggira per i vicoli di un piccolo paese medievale, il lato oscuro dell’essere umano sempre pronto all’agguato. L’anima da salvare in uno scontro a fuoco come nei più mitici duelli western.

Nicola Raffaetà regista videoartista filmaker, tra le sue opere la serie web Le monete del tradimento (2013), Il Rosso Il Nero (Miglior mediometraggio al FICA 2018 e Premio Fedic al Festival La Lanterna 2019), 10 (Finalista al Firenze Film Corti Festival 2019 e fuori concorso al Edimburgh Film Festival 2019), Equilibrio (Miglior videoarte al Firenze Film Corti Festival 2019)

 

5- “Game over” di Simone Bianchi

Sinossi: Fabio fa parte di una famiglia compromessa dalla sua dipendenza dal “gioco”. A seguito del suo comportamento la moglie Ilaria decide di allontanarlo da casa, cercando anche di proteggere Andrea, una bambina di dieci anni figlia della coppia. L’uomo conduce una vita in disparte, dormendo in macchina, bevendo e cercando soldi per giocare alle slot come un drogato. Andrea assume il peso emotivo della situazione del padre e, cercando di aiutarlo, lei stessa rimane vittima dei problemi che affliggono l’uomo. La storia, oltre a descrivere il dramma di come una dipendenza sconvolge la vita e gli affetti di una persona, mette in luce in un senso più ampio come tutti i legami tra genitori e figli portano con sé qualcosa che, nel bene e nel male, ci segnerà per tutta la vita

Simone Bianchi: “Ho cominciato a sperimentare il linguaggio cinematografico nel 2012 a seguito di una manipolazione mediatica che ho ritenuto insopportabile realizzando il primo corto “La giostra”. Di seguito mi sono appassionato sempre a temi di interesse sociale a parte uno sketch “Caffè”, dove ho voluto provare a me stesso che era possibile sganciarmi da certe tematiche cercando qualcosa di comico, divertente e leggero. Il mio ultimo lavoro, “Game over”, è una denuncia legata una particolare tipo di dipendenza e mi ha impegnato per circa due anni, un lungo periodo di studio per consentirmi di esprimermi al meglio su un disturbo che conoscevo solo marginalmente.”

6- “Creattore” di Marco Rosati

 

Sinossi: Uno scrittore alle prese con il suo romanzo riceve un ospite di riguardo

Marco Rosati è socio di Corte Tripoli Cinematografica dal 2003, nel corso degli anni ha realizzato oltre 200 cortometraggi come autore, ed a molti altri ha collaborato come direttore della fotografia, attore, musicista, montatore.

Buona visione!

A.B.