“La storia del cinema si divide in due ere: una prima e una dopo Roma città aperta”
Così il regista austriaco Otto Preminger parlò a proposito di uno dei film più importanti nella storia del cinema. Partiamo con questa frase per ricordare il compleanno (8 maggio) di Roberto Rossellini. Regista, produttore e sceneggiatore simbolo del neorealismo italiano. Ritenuto un Maestro da Martin Scorsese e Francois Truffaut, Rossellini lasciò un’impronta indelebile nel cinema post bellico italiano. Fu tra i primi a raccontare con chiarezza un paese sconvolto dalla guerra e pronto a ripartire fra mille (ed eterne) contraddizioni.
Un genio italiano
La sua carriera iniziò molto presto, da adolescente. Il suo interesse fu rivolto più nei confronti dei nuovi mezzo tecnologici, rispetto all’espressione prettamente cinematografica. I suoi primi lavori vennero realizzati durante il periodo fascista, precisamente a cavallo degli anni trenta e quaranta. Fra cui due lungometraggi di propaganda bellica.
Fu il 1945 a consacrarlo, con l’uscita di Roma Città Aperta, film manifesto del neorealismo italiano. Realizzato con mezzi di fortuna, vide come protagonisti Anna Magnani e Aldo Fabrizi. La pellicola vinse il Gran Prix di Cannes, consacrando cast e regista. Successivamente Rossellini continuò la produzione di film di grande successo ed impatto artistico ed emotivo. Ricordiamo in particolare Paisà, che ricevette la nomination al Miglior Film Straniero ai Premi Oscar 1947.
La sua vita professionale si intrecciò con quella privata. Infatti sul set del film Stromboli (1949), il regista e l’attrice Ingrid Bergman si innamorarono, dando vita a una lunga relazione, dalla quale nacquero le due figlie: Isabella e Isotta. Rossellini morirà nel 1977 a Roma, a causa di un attacco cardiaco.
Per approfondire la figura e la visione di uno dei più grandi maestri di cinema di sempre, noi di SDAC Magazine vi consigliamo l’acquisto dei seguenti prodotti:
Qui sopra potete trovare una serie di prodotti da noi selezionati. Se decidete di acquistarli ci darete la possibilità di continuare a scrivere articoli come questo. Non sei tenuto ad acquistare i prodotti da noi selezionati, è sufficiente tu faccia accesso alla piattaforma cliccando sulle immagini per acquistare ciò che preferisci. Grazie.
“La storia del cinema si divide in due ere: una prima e una dopo Roma città aperta”
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Un genio italiano
La sua carriera iniziò molto presto, da adolescente. Il suo interesse fu rivolto più nei confronti dei nuovi mezzo tecnologici, rispetto all’espressione prettamente cinematografica. I suoi primi lavori vennero realizzati durante il periodo fascista, precisamente a cavallo degli anni trenta e quaranta. Fra cui due lungometraggi di propaganda bellica.
Fu il 1945 a consacrarlo, con l’uscita di Roma Città Aperta, film manifesto del neorealismo italiano. Realizzato con mezzi di fortuna, vide come protagonisti Anna Magnani e Aldo Fabrizi. La pellicola vinse il Gran Prix di Cannes, consacrando cast e regista. Successivamente Rossellini continuò la produzione di film di grande successo ed impatto artistico ed emotivo. Ricordiamo in particolare Paisà, che ricevette la nomination al Miglior Film Straniero ai Premi Oscar 1947.
La sua vita professionale si intrecciò con quella privata. Infatti sul set del film Stromboli (1949), il regista e l’attrice Ingrid Bergman si innamorarono, dando vita a una lunga relazione, dalla quale nacquero le due figlie: Isabella e Isotta. Rossellini morirà nel 1977 a Roma, a causa di un attacco cardiaco.
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