In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, Circuito ospita i film della rassegna “Pasolini 100” restaurati dalla Cineteca di Bologna, che li distribuisce insieme a CSC – Cineteca nazionale.
I tredici film di Pasolini si potranno vedere al cinema Ariston di vico San Matteo, a Genova, dal 15 marzo al 26 maggio 2022, ogni lunedì e ogni giovedì. La rassegna “Pasolini 100” prende il via dall’esordio di “Accattone” nel 1961 (15 e 17 marzo). Si prosegue con “Mamma Roma” e “La ricotta” (22 e 24 marzo). “Il vangelo secondo Matteo” (29 e 31 marzo), “Comizi d’amore” (5 e 7 aprile), “Uccellacci e uccellini” (12 e 14 aprile), “Edipo re” (19 aprile). “Porcile” (21 aprile), “Appunti per un’Orestiade africana” (26 e 28 aprile), “Il Decameron” (3 e 5 maggio), “I racconti di Canterbury” (10 e 12 maggio). “Il fiore delle mille e una notte” (17 e 19 maggio), per arrivare all’ultimo film del 1975, “Salò o le 120 giornate di Sodoma” (24 e 26 maggio).
Chi si presenta al cinema Ariston con il biglietto della mostra “Pier Paolo Pasolini. Non mi lascio commuovere dalle fotografie”, a Palazzo Ducale fino al 27 marzo, ha diritto al biglietto ridotto a 6 euro (anziché 8). Analogamente, chi si presenta al botteghino di Palazzo Ducale con un biglietto di “Pasolini 100”, può visitare la mostra con un biglietto ridotto a 10 euro (anziché 12).
Il racconto di Gian Luca Farinelli
«La forza di trovare, fin dalla prima inquadratura della sua opera prima, una propria lingua cinematografica, la sperimentazione come metodo di lavoro continuo, la necessità di rimettersi costantemente in discussione». Così racconta il cinema di Pasolini il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli.

«Accattone – continua – sembra distare quattro decenni da Salò; in mezzo ci sono le borgate romane, la riscrittura del documentario. Il Vangelo, Uccellacci, i film sulla borghesia, la reinvenzione della classicità, la Trilogia della vita. La scoperta di Sergio Citti e di Ninetto Davoli, e poi Totò, Anna Magnani e Silvana Mangano, a cui offre ruoli unici e inediti. Un nuovo modo di usare la musica, luoghi che il cinema non aveva mai saputo guardare. Da Matera alla Cappadocia, da Sana’a ai resti della classicità. Un cinema di poesia che è anche, sempre, un cinema politico, civile, che affronta i grandi nodi della modernità. Un cineasta condannato, insultato. Imbrattato dal primo all’ultimo film. Oggi unanimemente riconosciuto come l’artista che ha capito, con decenni d’anticipo, il genocidio culturale che si stava realizzando davanti al silenzio di tutti».
Il centenario
«Il centenario di una figura così centrale per la cultura italiana non poteva che meritare un impegno condiviso», afferma Marta Donzelli, presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. «Per questo – prosegue – sono davvero lieta della collaborazione tra CSC – Cineteca Nazionale e Cineteca di Bologna per riportare in sala, insieme, il cinema di Pier Paolo Pasolini. Un’iniziativa che parte dai restauri – ultimo, in ordine di tempo, quello di Mamma Roma realizzato dalla Cineteca Nazionale e presentato poche settimane fa al Festival di Berlino – compiuti in questi anni per sanare le ingiurie del tempo (e in molti casi della censura), riportando le opere allo splendore originale. Oggi quei film tornano sul grande schermo, pronti a essere visti, amati e discussi da una nuova generazione di spettatori».