È solo un cortometraggio di quindici minuti, eppure “ Venere è un ragazzo” sta facendo parlare di sé come se avesse vinto un David di Donatello.
L’opera cinematografica del giovane regista foggiano Giuseppe Sciarra prodotta da Cinetika, è stata rifiutata da molti festival per una presunta scena blasfema.
Una “censura” figlia probabilmente del perbenismo cattolico di vecchio stampo da cui certa critica non si è ancora liberata.
La scena definita “blasfema” che ha impedito al corto di accedere a diversi festival ritrae il protagonista che si masturba, e fino a qui niente di male, il particolare scandaloso è che lo fa indossando un crocifisso al collo.
In risposta all’accusa di blasfemia di stampo medioevale, la comunità LGBT e l’associazionismo hanno difeso e pubblicizzato il corto.
Di fatto l’opera di Giuseppe Sciarra, forse anche grazie alle critiche e agli stop ricevuti, risulta essere uno dei corti più visti nell’ultimo periodo.
Michele, Emanuele e Ornella. Tre vite che si incrociano per un vuoto esistenziale che cercano di colmare con delle dipendenze: chi dalle droghe e dal botulino, chi dalla propria madre e dal contesto familiare disastrato e chi dalle proprie pulsioni sessuali forse mai realmente esplicitate. Ciascuna di queste figure cerca un proprio posto nel mondo chiedendo di essere amata.
Alla luce di tutto ciò vi consigliamo di vederlo per decidere voi liberamente se si tratta di un opera disturbante, blasfema o di un racconto intimo e drammaticamente romantico che tratta soprattutto della libertà di essere se stessi.
Potrete vederlo free su Vimeo, vi basterà cliccare il seguente link: “Venere è un ragazzo”, fateci conoscere la vostra opinione sui nostri canali social!
Buona visione.