Il 26 gennaio scorso, in Svizzera, alla Fondation Beyeler di Basilea, veniva inaugurata una mostra interattiva dedicata alle opere di uno dei più importanti pittori americani del XX secolo, Edward Hopper.
La mostra realizzata in collaborazione con il Whitney Museum of American Art di New York, dopo la chiusura causata dall’emergenza sanitaria si potrà finalmente rivisitare, l’esposizione si concentra sulle rappresentazioni dei passaggi rurali e urbani tipici del pittore americano.
Per celebrare la mostra, il famoso regista tedesco Wim Wenders ha voluto realizzare un cortometraggio 3D a tributo delle opere di Hopper: “Two or Three Things I Know about Edward Hopper”, prodotto da Road Movies.
Con questo lavoro, realizzato durante un road trip attraverso gli Stati Uniti, il regista, già autore di film come “Il cielo sopra Berlino”, “Paris, Texas”, “Pina” e “Alice nelle città”, è riuscito nell’intento di far immergere lo spettatore all’interno delle opere di Hopper, permettendogli di vivere un’esperienza al limite del possibile.
Il risultato finale è una serie di micro sequenze ambientate all’interno di alcuni dei dipinti più noti del pittore americano, in cui le emozioni dei personaggi vengono espresse senza l’utilizzo delle parole e dove l’azione, protagonista fuori piano di tutti i quadri dell’artista, la possiamo solo immaginare.
Un incontro tra pittura, cinema e tecnologia 3D, che sembra quasi naturale visto il rapporto che Hopper ha sempre avuto con la settima arte, da cui si è lasciato influenzare per inquadrature e luce, ma che ha a sua volta influenzato.
Basti infatti pensare a Hitchcock, che si è ispirato ai suoi quadri per alcuni dei suoi film :
“House by the Railroad” / “Psycho”
Il cortometraggio non è ancora disponibile sul web ma qui vi lasciamo l’intervista al regista Wim Wenders registrata durante la conferenza stampa per la mostra della Fondation Beyeler che prolungherà la sua apertura fino a luglio 2020.