83 anni di Pupi Avati

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Nel giorno del compleanno di Pupi Avati, abbiamo deciso di omaggiarlo pubblicando una gallery che omaggi i suoi film migliori (secondo noi). Uno spaccato di cinematografia italiana che ha reso Avati uno dei registi più amati e discussi del Bel Paese.

La casa dalle finestre che ridono

Cominciamo questa panoramica sui migliori film di Pupi Avati con una pellicola del 1976 che è diventata un cult movie per gli appassionati del genere horror: La casa dalle finestre che ridono. Vincitore del Premio della critica al Festival du Film Fantastique di Parigi, è la storia di Stefano, giovane pittore che si trova a restaurare un affresco opera di un folle morto suicida. Episodi strani e inquietanti e morti strane rendono il lavoro molto più complicato del previsto. Potete acquistare il DVD dell’opera a un ottimo prezzo, cliccando QUI.

Aiutami a sognare 

Nel 1943 Francesca, vedova bolognese, lascia la città per andare a vivere in campagna con le figlie e sfuggire ai bombardamenti. Nella villa d’infanzia ritrova parenti e amici e anche un vecchio fidanzato. Quando atterra un pilota americano per un guasto al motore, nasce una simpatia, incoraggiata dalla passione per la musica jazz di entrambi. Ma arriva il giorno in cui il pilota deve andar via. Francesca è interpretata da Mariangela Melato, che ottiene il David di Donatello e il Nastro d’argento. Potete acquistare il DVD cliccando QUI.

Magnificat

Alcuni critici considerano “Magnificat” il miglior film di Pupi Avati. Presentato in concorso al Festival di Cannes, è ambientato nell’Alto Medioevo, nella settimana santa. Cinque episodi che hanno come temi la ricerca di Dio, la superstizione, l’ignoranza. “Magnificat” è un film dedicato al bisogno umano di fede e richiama alla memoria il cinema di Pasolini e Rossellini, grandi ispiratori del regista bolognese.

Il cuore altrove

Presentato in concorso al Festival di Cannes, “Il cuore altrove” è ambientato ancora una volta a Bologna, negli anni 20. Nello è un trentacinquenne timido e impacciato che viene mandato dal padre – sarto pontificio – a Bologna a insegnare latino e greco. Qui si innamora di Angela, una ragazza non vedente con cui inizia una relazione. Film dall’epilogo malinconico con un cast composto da Neri Marcorè, Giancarlo Giannini, Vanessa Incontrada e Sandra MiloDavid di Donatello a Pupi Avati per la regia e Nastro d’argento per Neri Marcorè come miglior attore protagonista.