Il miglior regista della storia secondo Orson Welles. Inventore del genere western che tanti ha fatto sognare. Detentore del record di quattro premi Oscar alla miglior regia. Co-fondatore della Motion Picture Directors Association. Ha diretto durante la sua brillante carriera più nomi del calibro di John Wayne, Henry Fonda, Shirley Temple, John Corradine e Lee Marvin. Stiamo parlando del regista americano John Ford, icona immortale della Settima Arte. Oggi lo celebriamo nel suo anniversario di nascita.
Il suo primo successo è collegato all’idea di sviluppo ed innovazione: “Il cavallo d’acciaio“ film muto del 1924 che racconta la costruzione della prima ferrovia transcontinentale. Seguirà il primo lungometraggio, “The Black Watch” (1929), e il primo Premio Oscar con “Il traditore“ (1936), tratto dall’omonimo romanzo di Liam O’Flaherty. Il film venne premiato con quattro statuette, nonostante fosse stato girato in sole tre settimane. La pellicola narra le vicende di un uomo durante la guerra civile irlandese, reputato un traditore sia dai partigiani dell’IRA che dalle forze lealiste della corona.
Il Western, la Guerra, il record di Premi Oscar
“Ombre Rosse” del 1939 sarà invece uno stilema e metro di paragone imprescindibile per tutti i film di genere western che lo seguiranno. Con protagonista un semi sconosciuto John Wayne, Ford riesce a mettere in piedi storie e personaggi che andranno ad identificare e impregnare il genere per sempre: l’assalto degli indiani alla diligenza, la prostituta in cerca di salvezza, lo sceriffo duro e puro, il vendicatore solitario e molti altri personaggi caratterizzati da elementi che diverranno predominanti nella narrazione western. Il film venne candidato al premio Oscar ma non lo vinse.
In compenso Ford lo vincerà l’anno successivo, con “Furore” (1941), tragica storia di contadini che hanno subito l’esproprio della propria terra e che saranno costretti a vagare per la Route 66 in cerca di fortuna. Nel 1942 bisserà con “Com’è verde la mia valle“, mentre nel 1943 parteciperà da soldato alla battaglia delle Midway, dove ferito alla prima uscita ufficiale, continuerà comunque a imprimere su pellicola a colori lo svolgimento delle battaglie successive, consegnando ai posteri immagini di assoluto valore storico.
Il quarto Premio Oscar arriverà con “Un uomo tranquillo” (1953), film che narra le vicende di un pugile, che accidentalmente uccide un avversario sul ring e cerca un tranquillo rifugio in Irlanda, dove amore e passione cambieranno per sempre la sua vita. Altro film da segnalare è “I tre della Croce del Sud“, brillante commedia del 1963 ambientata alle Hawaii.
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