Una delle realtà più importanti del racconto audio-visivo è rappresentata dalle produzioni documentaristiche indipendenti e non.
Il racconto attraverso gli stilemi del documentario, può prendere diverse strade dal docudrama, all’irriverente mockumentary, sta di fatto che il documentario come genere, con tutte le sue numerose derive, negli anni “duemila” è divenuto un modello di narrazione di riferimento.
Il Mondovisioni è la rassegna di documentari presentata durante il festival di Internazionale a Ferrara e realizzata in collaborazione con CineAgenzia e presenta esclusivamente documentari con la D maiuscola; dalla lotta alle fake news ai salvataggi di migranti nel Mediterraneo; dalla situazione delle donne single in Cina agli abusi sessuali sui minori nella chiesa; dalle frontiere della genetica alle truffe online; dalle migrazioni verso l’Europa alla storia di Chelsea Manning.
Quest’anno, per la prima volta, tutti i documentari dell’ultima edizione del festival sono disponibili in streaming, li troverete sulla piattaforma Vimeo on demand, il noleggio di un film costa 4 euro e dà diritto alla visione per 48 ore.
Eccovi i documentari del Mondovisioni 2020 :
Midnight traveler di Hassan Fazil
Quando i taliban lo minacciano di morte, il regista Hassan Fazili decide di fuggire dall’Afghanistan con la moglie e le due figlie. È l’inizio di un lungo e drammatico viaggio verso l’Europa,documentato in prima persona con un semplice telefono.
Mission Lifeline di Markus Weinberg
Nel 2018 la Lifeline, con 224 profughi a bordo, è stata una delle prime navi a cercare a lungo un porto che le permettesse di attraccare. Per due anni il regista ha seguito Axel Steier e la ong Mission Lifeline tra la Germania e il Mediterraneo, dove l’impegno a salvare i migranti si trasforma in una lotta per riaffermare l’ideale europeo. Per saperne di più.
La rassegna presentata a Ferrara ogni autunno in occasione del Festival di Internazionale, viveva un suo importante momento anche a Genova, grazie alla collaborazione tra la rivista e il Cinema Cappuccini, speriamo che dal prossimo anno torni tutto come prima e di poterci gustare la selezione dei migliori documentari dell’anno dalle poltrone del cinema genovese.