Mondovisioni su Vimeo

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Una delle realtà più importanti del racconto audio-visivo è rappresentata dalle produzioni documentaristiche indipendenti e non.

Il racconto attraverso gli stilemi del documentario, può prendere diverse  strade dal docudrama, all’irriverente mockumentary, sta di fatto che il documentario come genere, con tutte le sue numerose derive, negli anni “duemila” è divenuto un modello di narrazione di riferimento.

Il Mondovisioni è la rassegna di documentari presentata durante il festival di Internazionale a Ferrara e realizzata in collaborazione con CineAgenzia e presenta esclusivamente documentari con la D maiuscola; dalla lotta alle fake news ai salvataggi di migranti nel Mediterraneo; dalla situazione delle donne single in Cina agli abusi sessuali sui minori nella chiesa; dalle frontiere della genetica alle truffe online; dalle migrazioni verso l’Europa alla storia di Chelsea Manning.

Quest’anno, per la prima volta, tutti i documentari dell’ultima edizione del festival sono disponibili in streaming, li troverete sulla piattaforma Vimeo on demand, il noleggio di un film costa 4 euro e dà diritto alla visione per 48 ore.

Eccovi i documentari del Mondovisioni 2020 :

Bellingcat. Truth in a post-truth world di Hans Pool
Un gruppo di citizen journalist sparsi in Europa cerca di verificare le notizie più controverse e oscure dell’attualità internazionale. Sfruttando strumenti e dati online accessibili a tutti, il collettivo Bellingcat conduce le sue inchieste per contrastare la disinformazione e rinnovare il giornalismo.
Human nature di Adam Bolt
È la più grande rivoluzione scientifica del ventunesimo secolo: l’editing del genoma che permette di correggere una sequenza di dna. Questa tecnologia, nota come Crispr, ha dato agli scienziati un controllo senza precedenti sugli elementi fondamentali della vita. In che modo cambierà il nostro rapporto con la natura? E cosa significherà per l’evoluzione umana?
Leftover women di Shosh Shlam e Hilla Medalia

 

“Avanzi”: così i cinesi chiamano le donne non ancora sposate prima dei trent’anni. Un ritratto della società cinese e di tre giovani determinate a vivere e ad amare alle loro condizioni.

 

Midnight traveler di Hassan Fazil

Quando i taliban lo minacciano di morte, il regista Hassan Fazili decide di fuggire dall’Afghanistan con la moglie e le due figlie. È l’inizio di un lungo e drammatico viaggio verso l’Europa,documentato in prima persona con un semplice telefono.

Mission Lifeline di Markus Weinberg

Nel 2018 la Lifeline, con 224 profughi a bordo, è stata una delle prime navi a cercare a lungo un porto che le permettesse di attraccare. Per due anni il regista ha seguito Axel Steier e la ong Mission Lifeline tra la Germania e il Mediterraneo, dove l’impegno a salvare i migranti si trasforma in una lotta per riaffermare l’ideale europeo. Per saperne di più.

Quando era ragazzo Rod MacLeod ha subìto abusi da parte di un prete cattolico a Toronto, in Canada. Ora, a cinquant’anni di distanza, cerca giustizia in un’aula di tribunale, per fare luce sulle responsabilità e le complicità che hanno reso possibile questa e tante altre violenze.
Sakawa di Ben Asamoah

 

In Ghana arrivano i rifiuti elettronici da tutto il mondo. In queste discariche si nasconde un tesoro: i dati personali contenuti nel disco rigido dei computer. Grazie a questi dati, alcuni giovani del posto riescono a contattare gli ex proprietari sparsi tra Europa e America, e a estorcergli denaro simulando improbabili storie d’amore. Il mondo delle truffe sul web raccontato dai suoi protagonisti.
Dopo aver provocato la più grande fuga di segreti militari nella storia degli Stati Uniti, e aver passato sette anni in carcere, Chelsea Manning è stata rilasciata nel 2017. Il ritratto di una ribelle all’inizio della sua nuova vita in un mondo tutt’altro che accogliente.

 

La rassegna presentata a Ferrara ogni autunno in occasione del Festival di Internazionale, viveva un suo importante momento anche a Genova, grazie alla collaborazione tra la rivista e il Cinema Cappuccini, speriamo che dal prossimo anno torni tutto come prima e di poterci gustare la selezione dei migliori documentari dell’anno dalle poltrone del cinema genovese.