La Cinémathèque Française in questo periodo di emergenza mondiale COVID-19, ripropone la mostra virtuale dedicata a Pier Paolo Pasolini, dal titolo: “Pasolini Roma” sottotitolo “Roma secondo l’artista italiano più scandaloso del XX secolo”, curata da Gianni Borgna, Alain Bergala e Jordi Balló.
Il tour virtuale è organizzato in sei sezioni, che partono dal giorno dell’arrivo a Roma di Pasolini insieme alla madre nel 1950 fino alla notte del massacro ad Ostia nel 1975.
La mostra interattiva utilizza molti video, che ci raccontano gli anni romani dell’autore.
Ci ritroveremo a percorrere le strade e a vivere i luoghi che Pasolini frequentava, da dove coglieva l’ispirazione per scrivere o per girare un film.
In modo particolare vengono ricostruiti gli incontri con personaggi illustri e meno illustri, amici, divenuti spesso i suoi attori, come: Franco Citti e Ninetto Davoli.
E molto altro ancora: gli amori, le persecuzioni, le lotte e la disillusione politica del grande intellettuale italiano.
Ad arricchire questo viaggio tra i vicoli e le strade romane, ci saranno i dipinti dello stesso Pasolini, tra cui alcuni autoritratti e la sua galleria ideale di pittori contemporanei come da lui enunciata nei versi della poesia “Il mio desiderio di ricchezza”.
Verrà mostrato in modo libero il suo rapporto con la sessualità come ci racconta lui stesso in “Comizi d’Amore”.
Durante il viaggio pasoliniano, il visitatore si immergerà nei luoghi prediletti dal poeta, la Roma delle periferie dei suoi ragazzi di vita, degli accattoni, del romanesco.
E poi, l’Africa, l’India, Parigi e New York dove Pasolini grida tutto il suo disprezzo per come disse lui stesso:”lo stretto orizzonte intellettuale italiano”.
La mostra“Pasolini Roma” non lascia fuori proprio niente e dedica un grande spazio alla cosiddetta Trilogia della Vita, costituita da: “Decameron”, “I racconti di Canterbury” e “Il fiore delle mille e una notte”; pellicole rinnegate davanti all’ipocrita intolleranza dell’opinione pubblica perbenista piccolo-borghese italiana, degli anni ’60 e ’70.
Il successo di questa mostra, sta nel fatto che una volta cominciato il percorso, vi sembrerà di essere in compagnia dello stesso Pasolini, che come un moderno Virgilio vi mostrerà il suo personalissimo Inferno e quell’ispirazione artistica, che lo spingeva verso il suo Paradiso, fatto di cultura, conoscenza, comprensione e amore; quel sentimento che più di una volta gli venne negato o rinfacciato.
Per concludersi, accompagnandoci fino allo straziante estremo saluto che gli fu tributato in Campo dei Fiori;“Pasolini Roma” più che una mostra una vera e propria esperienza culturale.
Per godervi questo imperdibile tour nella vita di Pasolini non vi resta che cliccare qui:https://www.cinematheque.fr/cycle/pasolini-roma-71.html
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Serena Musante