Sotto Minaccia: film sulle “Umane Paure e Umane Difese”

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Mister Babadook è il protagonista di un libro per bambini. Quando Amelia decide di leggerlo a suo figlio Samuel per alleviare l’angoscia che sta manifestando da un po’ di tempo, il risultato sarà opposto e la paura finirà per contagiare anche lei. Umane Paure e Umane Difese

Il mostro esce dalle pagine di carta e diventa protagonista di una reale ossessione. Con il film “Babadook” di Jennifer Kent giovedì 24 marzo (ore 20.30) al cinema Sivori di salita Santa Caterina prosegue la rassegna “Sotto minaccia. Umane paure e umane difese” organizzata da Circuito e dall’Ordine degli Psicologi della Liguria, curata dalla presidente dell’Ordine degli Psicologi della Liguria Mara Donatella Fiaschi e arrivata al secondo appuntamento. Umane Paure e Umane Difese

La storia costituisce il punto di partenza per riflettere su come possiamo gestire ansia e paura, ascoltando l’intervento di Anna Maria Rosso, psicologa e psicoanalista dello SPI – Società Psicoanalitica Italiana. Dal suo commento partirà il dialogo con il pubblico.

Che cosa può accadere alla nostra mente quando siamo messi in scacco da una grave minaccia? Quali difese, strumenti o risorse possono attivarsi in noi? Quante volte, per paura, ci “disuniamo”?

«Magari senza accorgercene, gestiamo la paura e il dolore – causato da perdite, lutti o separazioni – congelandolo e congelandoci, dissociandoci, impoverendoci, distanziandoci dagli affetti più profondi, sclerotizzando la vitalità emotiva – spiega Mara Donatella Fiaschi, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Liguria. Le perdite che la pandemia ci ha inflitto sono state scandite al ritmo di immagini inquietanti, numeri, divieti, privazioni, obblighi e rinunce.

Forse è venuto meno uno spazio di condivisione ed elaborazione gruppale di questo trauma collettivo. Un momento in cui osservare, riflettere sui risvolti emotivi più profondi e capire come questa nuova emergenza ci ha cambiato».

Attraverso un film potremo vedere insieme i modi diversi di affrontare le paure, di percepire il dolore emotivo e di reagire al timore di esserne sopraffatti. Attraverseremo il bisogno di negare il pericolo, il timore di impazzire dal dolore. I sentimenti di impotenza rabbiosa, ma anche il coraggio di rimanere uniti di fronte alle difficoltà. La capacità di trasformare il dolore e di ritrovare la vita.

Quando vedremo insieme lo stesso film sentiremo echi differenti, personalissimi eppure condivisibili. Proietteremo nelle vicende cinematografiche i nostri “personaggi interni” che ci parleranno imprevedibilmente, rassicurati dalla successiva condivisione.

Raccoglieremo dopo ogni film emozioni e osservazioni, alla ricerca di senso e speranza. Ci auguriamo che sia un bel modo per gioire della ritrovata possibilità di stare insieme, anche al cinema.