Oggi è il 4 maggio e come ogni anno i fan di Star Wars si preparano a festeggiare il loro giorno preferito: lo Star Wars Day.
In occasione di questa giornata speciale abbiamo deciso di condividere con voi 5 incredibili curiosità sui film di Star Wars che forse non conoscete. Dalle ispirazioni di George Lucas alle riprese sul set, passando per i dettagli nascosti nei dialoghi e le incredibili performance degli attori, queste curiosità vi faranno vedere la saga di Star Wars sotto una luce completamente nuova. Preparatevi ad essere sorpresi e a sentire la Forza dentro di voi! Star Wars Day
Il maestro Yoda doveva essere una scimmia
Il personaggio di Yoda era originariamente pensato come una scimmia con una maschera di giada. Secondo alcune fonti stabilirono addirittura di dargli la forma di un ranocchio. Il regista George Lucas decise però di trasformarlo in una creatura simile ad un elfo per renderlo più misterioso, saggio e intelligente. Il risultato finale nasce sotto la supervisione del truccatore Stuart Freeborn, autore delle scimmie in 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick.

L’attore Peter Cushing lavorava in ciabatte Star Wars Day
Lavorare in ciabatte, magari in spiaggia, è il sogno di molti, ma in alcuni casi indossarle diventa una necessità. In una scena di Star Wars Episodio IV: Una nuova speranza, l’attore Peter Cushing, che interpreta il villain Grand Moff Tarkin, non indossava scarpe durante le riprese poiché non gli erano stati forniti stivali abbastanza comodi per la misura del suo piede. La produzione decise quindi di fornirgli un paio di ciabatte che nel corso degli anni sono diventate delle vere e proprie icone per i fan più nerd della saga, tanto da finire addirittura in un museo, al Whitstabe Museum and Gallery, in Inghilterra.

Ti amo, ma a modo mio
Nel dialogo tra Han Solo e la Principessa Leia, nell’iconica scena in cui lei gli dice “Ti amo” e lui risponde “Lo so“, la risposta di Han non era prevista dalla sceneggiatura. Durante le riprese Harrison Ford si rese conto che un semplice “Ti amo anche io” non rispettasse affatto il carattere del suo personaggio. Girarono la scena più e più volte e anche il regista del film Irvin Kershner si rese conto che c’era qualcosa che non andava. L’attore americano decise quindi di improvvisare la battuta, rendendola una delle citazioni più iconiche della saga di Star Wars.

Mark Hamill non guidò con prudenza
Durante le riprese di Episodio V: L’Impero colpisce ancora (1980), l’attore Mark Hamill subì un grave incidente automobilistico che gli rese il viso gonfio e pieno di cicatrici. La produzione decise quindi di aggiungere al film la scena in cui viene attaccato dal Wampa, la creatura predatoria originaria del pianeta ghiacciato Hoth. Così facendo giustificarono i segni sul volto come causati dallo scontro con l’essere mostruoso. Non fu l’unico incidente in cui incappò l’attore durante le riprese della saga: prima gli scoppio un capillare in volto per aver trattenuto troppo il respiro durante la scena del tritarifiuti dell’ Episodio IV (1977), successivamente cadde e rischiò di cadere nel vuoto durante il sopralluogo in una location alquanto scoscesa e pericolosa: l’isola irlandese di Skellig Michael.
Non trattate male Jar Jar Binks
Il personaggio di Jar Jar Binks, apparso per la prima volta in Episodio I: La minaccia fantasma (1999), è stato uno dei personaggi più criticati nella storia di Star Wars. Negli anni sono nati meme e spietate copypasta che inventavano storie ridicole e patetiche sul suo conto. Tuttavia, il personaggio è stato creato con l’intenzione di esprimere una comicità che incontrasse il gusto di un pubblico più giovane. Inoltre, l’aspetto Jar Jar Binks è stato creato con una tecnologia all’avanguardia per l’epoca: una combinazione di motion capture e animazione al computer.

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